Pagano virtuoso

Virgilio. Affresco nella Cattedrale dell'Annunciazione, in Mosca.

Pagano virtuoso è un concetto della teologia cristiana, qualcosa di simile ai Giusti tra le nazioni con cui gli odierni ebrei onorano i non-ebrei che si sono prodigati per difendere ebrei perseguitati. Con esso, i teologi cristiani hanno affrontato il problema della eterna salvezza per i pagani che, pur non avendo ricevuto la evangelizzazione, vissero come se l'avessero anticipata: ai cristiani sembrava che nonostante la incolpevole mancanza del battesimo (allora tendenzialmente pensato come la unica via della salvezza), per loro fosse evitata la totale perdita dei benefici della Redenzione.

Già i Padri della Chiesa, ai primordi della teologia cristiana, avevano intravisto un, sebbene marginale, principio foriero delle stesse prospettive del "pagano virtuoso", cioè: "anima humana naturaliter christiana" (anima umana naturalmente cristiana).

Nel tardo medioevo teologi cristiani escogitarono il Limbo perché apparve abnorme che bambini innocenti – non battezzati non per loro colpa – fossero esposti alla perdita di tutti i benefici naturali e acquisiti tramite la redenzione operata attraverso la redenzione di Cristo.

Oggi, nella cristiana moderna teologia, le intuizioni ed acquisizioni del concetto “pagano virtuoso” trovano complemento e superamento. Oggi il problema è risolto attraverso un altro concetto, più biblico, quello della universale umana adozione a “figli di Dio” di tutti gli uomini attraverso la Incarnazione del Figlio di Dio: questa, sebbene realizzatasi in un determinato tempo, è per tutti gli uomini di tutti i tempi.

Di recente, tra i teologi cattolici, Karl Rahner ha riassunto tutte queste “esigenze” con il concetto “cristiano anonimo”. alludendo a tutti coloro che con l'aiuto della grazia divina, potendolo, hanno collaborato e meritato gli apporti salvifici della redenzione di Cristo.


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